SICUREZZA NELL'INDUSTRIA DI PROCESSO
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Dispositivi di protezione individuale (DPI)

L’articolo 40 D.Lgs 626/94 definisce per dispositivo di protezione individuale “Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.”

I DPI per essere a norma di legge devono rispettare i seguenti requisiti generali:
- possesso della marcatura CE e di tutte le certificazioni previste
- presenza di istruzioni di utilizzo chiare
- adeguatezza al rischio da prevenire, cioè non deve rappresentare un rischio maggiore di quello che deve prevenire
- adeguatezza alle esigenze ergonomiche e di salute del lavoratore.

I DPI vengono classificati in tre categorie:
- 1° categoria - proteggono da rischi fisici di modesta entità e sono di semplice progettazione
- 2° categoria - non compresi nella 1° e nella 3° categoria
- 3° categoria - proteggono da danni gravi e/o permanenti e dalla morte (caschi, visiere, sistemi di respirazione con filtri, DPI per rischio elettrico, da cadute dall’alto, da temperature superiori ai 100°C).

PROTEZIONE DELLE PARTI DEL CORPO
Protezione testa-capelli:
   - Elmetto
   - Cuffia
Elmetto
Gli elmetti sono in materiale plastico resistente come il policarbonato termoplastico o rinforzato con fibra di vetro o metallico in alluminio o in lega leggera. Questi dispositivi devono essere in grado di assorbire un urto, diresistere alla perforazione, alla luce del sole e alla pioggia, devono essere ininfiammabili, devono avere proprietà dielettriche, devono essere disinfettabili e lavabili e il loro peso non deve superare 425 g (con visiera), 475 g (con falda anulare) e 550 g (elmetti speciali).
Cuffia
La cuffia serve a racchiudere i capelli per i motivi diversi: igienici, per evitare incastro e successivo strappo anche del cuoio capelluto da parte di organi in movimento o in rotazione, per non bruciarli in presenza di fiamma o di corpi incandescenti, per proteggerli da polveri o altre sostanze.

Protezione mani-braccia
Si proteggono con guanti conformi al tipo di agenti ai quali il lavoratore è esposto, di tipo fisico (meccanici, termici ed elettrici), chimico e biologico.
I guanti per proteggere da agenti fisici devono essere molto robusti realizzati per esempio con Kevlar, cotone o cuoio e in alcuni casi possono essere rinforzati con il metallo. Per le elevate temperature possono essere utilizzati guanti in fibra aramidica che resiste fino a temperature di 220°C per circa 6 minuti. A fronte di un rischio elettrico si devono utilizzare guanti isolanti realizzati in lattice di gomma.
Per un’efficace protezione occorre in ogni caso :
   - non lavorare su apparecchi con tensione superiore a quella indicata sui guanti da utilizzare    - pulire i guanti come indicato dal fornitore    - conservare i dispositivi in ambiente idoneo    - controllare sempre che i guanti siano integri prima di utilizzarli.
L'idoneità per guanti che devono proteggere da agenti chimici è più complessa. Nella tabella che segue sono riportati alcune informazioni a riguardo.


Le norme europee guidano alla scelta del tipo di guanto in base al rischio attraverso dei simboli che sono riportati nella figura seguente.

Protezione piedi-gambe
Le scarpe di sicurezza possono avere varie caratteristiche, come ad esempio il puntale rinforzato in metallo, la suola con una lamina antiforo, suole con potere smorzante,ecc. Le scarpe di sicurezza devono, in generale, proteggere da schiacciamento, da perforazione della suola, da contatto da materiali incandescenti, da caduta di oggetti, da urti, da scariche elettriche, da contatto con prodotti chimici, da scivolamento, ecc.

PROTEZIONE DEGLI ORGANI E DELLE PARTI SENSIBILI
Protezione occhi-volto:
   - Occhiali per protezione da polveri, spruzzi e liquidi
   - Occhiali per protezione da schegge
   - Occhiali e schermi per saldatori
   - Visiera per protezione del volto
I materiali che costituiscono le lenti (min 40 mm di altezza e 50 mm di lunghezza) possono essere in policarbonato che protegge dall’impatto, vetro temperato che resiste agli agenti chimici e ai graffi oppure CR39 che resiste ai prodotti chimici, all’abrasione e al contatto con sostanze metalliche fuse.

Protezione dell’udito:
   - Tappi
   - Capsule canalari
   - Cuffie acustiche
I tappi che proteggono l’orecchio da rumori non di elevata intensità di solito sono del tipo usa e getta, sono igienici ed economici. Esistono poitappi modellabili per tutti i tipi di orecchie, su misura e pre-modellati. I primi sono fatti in base alla forma dell’orecchio e sono riutilizzabili e durevoli ma necessitano di pulitura costante. I tappi pre-modellati sono fatti in silicone morbido, gomma o plastica, sono riutilizzabili, igienici, durevoli e necessitano di pulitura costante. Le capsule canalari servono per chiudere l’apertura dei canali uditivi. Sono realizzate in materiale gommoso con al centro un materiale rigido che mantiene la forma. Vengono utilizzate da chi deve lavorare in un ambiente molto rumoroso. Le cuffie possono essere costituite da: coppe in plastica riempite da materiale schiumoso; cuscinetti coperti di plastica e riempiti di schiuma, fascia di raccordo che contrappesa e può passare sotto il mento sopra e dietro il capo.

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE
   - Mezzi filtranti
   - Mezzi prelevanti aria da bombola o cartuccia
   - Mezzi prelevanti aria da atmosfera non inquinata
Questi DPI devono essere utilizzati sempre quando vi è il rischio di inalare gas, polveri o qualsiasi altra sostanza inquinante. Le principali tipologie DPI per la protezione delle vie respiratorie sono:
   - Facciali filtranti monouso antipolvere, efficaci contro le polveri non tossiche, solo in alcuni casi per polveri tossiche e nocive
   - Maschere a filtro antipolvere che può essere a semimaschera facciale o intera con o senza ventilazione assistita, serve per depurare l’aria inspirata da particelle di polveri fini e pericolose
   - Maschere a filtro antigas mono/poli valente che sono dispositivi dotati di filtri che proteggono da gas.
Nella figura che segue è riportata la classificazione dei filtri antigas in base al tipo di gas.

Altri dispositivi per la protezione delle vie respiratorie sono gli autorespiratori che consentono al lavoratore di operare in ambienti poveri di ossigeno in funzione della riserva di ossigeno della bombola portatile o della cartuccia annessa al respiratore.

PROTEZIONE PER SPECIFICHE ESIGENZE DI LAVORO
Protezioni anticaduta per lavorazioni su ponteggi, scale, ecc..:
   - Cintura di sicurezza per stazionamento consistente in una fascia in fibra tessile ed in cuoio collegata ad anelli tramite una corda in fibra tessile e una catena.
   - Imbracatura di sicurezza costituita da bretelle e cosciali, collegata ad una fune e ad una struttura fissa, o tramite un anello ad un’altra fune tesa in grado di limitare la caduta a non oltre 1.5 m.
   - Imbracatura di sicurezza per sollevamento ha delle bretelle, cosciali ed un anello per l’aggancio della fune posto fra le scapole del lavoratore.
Indumenti e dispositivi ad alta visibilità
   - Capi di vestiario ad alta visibilità costituiti integralmente da materiale fluorescente sul quale sono posti inserti rifrangenti
   - Dispositivi automatici ad alta visibilità sono per esempio bretelle, corpetti, giubbotti fluorescenti e rifrangenti che devono essere indossati sui normali indumenti di vestiario.

INDUMENTI MONOUSO
Sono indumenti (tute, giubbotti, ecc.) che possono essere indossati occasionalmente e devono essere scelti in base al rischio presente. In generale gli indumenti usa e getta limitano il problema della pulizia e impediscono la contaminazione di aree esterne alle zone di lavoro, all’uscita delle quali vengono tolti secondo opportune procedure.
Nella tabella che segue sono riportate le principali normative in materia di DPI.
DPR n° 547/1955 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
DPR n°303/1956 Norme generali sull’igiene del lavoro
D.Lgs n° 475/1992 Attuazione della direttiva CEE 89/686 in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative ai dispositivi di protezione individuali
D.Lgs n° 626/1994 Attuazione delle direttive CEE 89/391 CEE, 89/654 CEE, 89/655 CEE, 89/656 CEE, 90/269 CEE, 90/270 CEE, 90/394 CEE, 90/679 CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro
Circolare n° 102/1995 Prime direttive per l’applicazione del DLgs 626/1994
D.Lgs n° 242/1996 Modifiche ed integrazioni al DLgs 626/1994
D.Lgs n° 493/1996 Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro
Norme UNI/CEI Varie norme tecniche