SICUREZZA NELL'INDUSTRIA DI PROCESSO
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Intossicazione per inalazione |
Nellindustria di processo la forma di esposizione più diffusa è quella a sostanze aerodisperse: gas, vapori o particelle fini. Lintossicazione per inalazione è dunque un aspetto molto delicato al quale occorre prestare molta attenzione. A questo proposito è utile avere qualche nozione relativa all'apparato respiratorio umano che si può ricavare dalle figure qui allegate tratte da un testo di fisiologia umana ( A.B. McNaught e R. Callandar, 1972). La prima figura mostra il percorso delle sostanze inalate per bocca o per naso sino ai polmoni. Lungo questo percorso i meccanismi d'azione del tossico sono tanti possibili. Il tratto superiore dell'apparato respiratorio esercita un'azione di filtrazione dell'aria inspirata, per merito della mucosa, ma anche di riscaldamento e di umidificazione prima di raggiungere la laringe. Però proprio per la presenza della mucosa le prime vie respiratorie possono essere esposte a composti solubili (acidi o basi). E' il caso di HCl, HBr, NOx, SOx, NaO, NH3OH, KOH, ecc. Altri gas invece non vengono trattenuti e dunque possono raggiungere i circa trecento milioni di alveoili ed essere assorbiti attraverso una superfice che complessivamente è di circa 70 m2. E' questo il caso, ad esempio, di acrilonitrile, F, Br, Cl, H2S, fosgene, cianuro di metile, silice, fibre di asbesto. Naturalmente il meccanismo d'azione è diverso da sostanza a sostanza. L'H2S blocca i centri nervosi e dunque uccide per soffocamento, mentre l'ossido di carbonio si lega al sangue in un rapporto di circa 250 volte superiore all'ossigeno e dunque porta all'incoscienza e poi alla morte. Il fosgene invece reagisce con l'acqua negli alveoli e produce HCl e CO. Nel caso di inalazione di polveri la probabilità di raggiungere gli alveoli bronchiali è inversamente proporzionale alla dimensione media delle particelle. come indicato nella figura che segue. In pratica, la mucosa fa da filtro sostanzialmente per particelle di diametro medio aerodinamico superiore a 10 µ e negli alveoli arrivano particelle inferiori ad 1 µ. L'azione sugli alveoli delle polveri insolubili è prima di tipo corrosivo e poi di tipo ostruttivo. Nella figura successiva è rappresentata la quantità di aria che normalmente viene inspirata in condizioni di riposo e il numero di atti respiratori al minuto. In pratica un maschio adulto in un minuto inspira a riposo circa 8 litri di aria, valore che può arrivare anche a 200 litri durante attività fisiche particolarmente intense. In un minuto una persona normale a riposo assorbe 250 ml di O2 ed espelle 200 ml di CO2. Infine, l'ultima figura mostra come cambia la composizione dell'aria nell'espirazione rispetto a quella inspirata in quanto viene assorbito ossigeno e viene restituita anidride carbonica. |