SICUREZZA NELL'INDUSTRIA DI PROCESSO
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Banche dati
Sono archivi di dati e di informazioni relative a guasti delle diverse entità, distinte o aggregate in una macchina o sistema che svolge precise funzioni, o anche agli errori umani. Gli aspetti importanti di cui tenere conto quando si vogliano utilizzare dati di affidabilità sono le sorgenti (data sources) dalle quali i dati provengono, le elaborazioni e le aggregazioni che essi hanno subito (data flow), l'uso che se ne deve fare (data use).
I dati infatti vengono raccolti su apparecchiature e/o processi specifici, in ambiti industriali ben precisi e dunque risentono di tali situazioni, delle condizioni operative alla quale erano riferiti, dei fluidi coinvolti, della manutenzione alla quale le diverse entità sono state sottoposte nell'arco della vita. I dati sono dunque certamente significativi per condizioni analoghe a quelle delle sorgenti, ma se vengono mediati o aggregati tra lori diventano meno affidabili, specie se estrapolati a realtà produttive diverse, per cui il loro uso deve essere commisurato al grado di incertezza per evitare errori di valutazione e scelte inidonee.
Occorre ancora considerare che in genere i dati di guasto sono di due tipi: dipendenti dal tempo o dal numero di chiamate; i primi sono espressi in guasti per numero di ore di funzionamento o per ore annue (in genere su 106 ore), mentre per i secondi il numero di guasti è rapportato al numero di chiamate a svolgere la funzione (in genere su 103 chiamate). In pratica però le entità non sempre possono essere perfettamente inquadrate in una o nell'altra delle condizioni dette, per cui il dato è comunque approssimato. Così ad esempio per una entità che funziona in continuo (pompa, trasformatore, ecc.), ma è soggetta a guasti e riparazioni, il guasto risente certamente più dei lunghi periodi di funzionamento che non del numero di volte che viene riavviato dopo riparazione. Analogamente un interruttore risentirà maggiormente del numero di volte che viene azionato, sebbene pure in questo caso i guasti possono dipendere in parte dal tempo (per umidità, infiltrazione di agenti estranei, blocco di parti meccaniche).
C'è poi un'altra categoria di entità che opera su chiamata, ma questa è poco frequente (ad esempio una valvola di sicurezza) per cui il guasto dipende più dal tempo che dal numero di azionamenti, per effetto di corrosione o di accumulo di sporcizia.
In ogni caso vi possono essere altre ragioni che favoriscono i guasti e non sono inquadrabili né in termini di tempo né di numero di chiamate, come ad esempio la presenza di ambienti polverosi o l'installazione fatta male o danni subiti dall'esterno.
Esistono in letteratura testi che riportano dati per settori produttivi specifici, come ad esempio per le piattaforme petrolifere, così come esistono enti internazionali che dispongono di banche dati e le mettono a disposizione delle imprese, come ad esempio la United Kingdom Atomic Energy Authority (UKAEA), l'American Petroleum Institute (API), la National Fire Protection Association (NFPA) americana, la stessa ENI italiana e altre ancora.
La disponibilità di questi dati è senza dubbio molto utile, ma è importante che ogni attività produttiva si crei la propria banca dati la quale, seppure non dovesse mai raggiungere dimensioni tali da dare peso e giustificazione statistica ai dati rilevati, offre comunque informazioni preziose, aiuta ad individuare meglio i modi e le situazioni di guasto, costituisce un riferimento per valutare la qualità delle proprie prestazioni rispetto a standard nazionali o internazionali.