SICUREZZA NELL'INDUSTRIA DI PROCESSO
Fondamenti
HOME
ELEMENTI INTRODUTTIVI
CASI STORICI
SCHEDE DI SICUREZZA
ANALISI DI RISCHIO
GLOSSARIO
LEGGI E REGOLAMENTI
PUBBLICAZIONI
LINK
Esempio illustrativo di applicazione dell’HAZOP
(tratto da “An Introduction to HAZOP” by R. Ellis Knowloton, Chemetics Int. Ltd, 1981)

Nel reattore in figura due materie prime, A e B, reagiscono per formare il prodotto C. Esiste tuttavia un vincolo ben preciso da rispettare e cioè che il componente B non si trovi mai nel reattore in quantità superiore a quella del componente A, condizione che porterebbe ad un’esplosione con conseguente rottura catastrofica del reattore.




A differenza di altre metodologie d'analisi di eventi indesiderati, che pure si prestano a studiare un caso del genere, l’HAZOP è l’unica che consente di prevedere e analizzare situazioni complesse nel campo dei processi chimici dal momento che si applica a qualsiasi parte minima di impianto a condizione di definirne chiaramente l’intenzione.
Per questo occorre però circoscrivere esattamente la parte di impianto da esaminare. Nel caso dello schema riportato in figura la prima analisi che si intende fare è alla parte di impianto delimitata dalla linea chiusa tratteggiata, ovvero dalla pompa di carico del componente A e dal tratto di tubazione che la collega al reattore. Non è inclusa la valvola di intercettazione a monte della pompa e nemmeno quella posta su una tubazione secondaria che si innesta sul tratto di ingresso alla pompa, ma è inclusa la valvola di intercettazione a valle della pompa.
L’intenzione (1° step) della parte di impianto in esame è chiaramente di trasferire il componente A nel reattore con una portata prestabilita. Per individuare le possibili deviazioni (2° step) dall’intenzione si può fare ricorso ad alcune parole guida.
La parola "NO" o "NON", che nega l’intenzione, fa pensare al caso in cui il componente A non viene trasferito, ovvero la portata è nulla. Sarebbe questa una condizione di pericolo in quanto potrebbe verificarsi che il componente B venga alimentato sino a trovarsi in quantità superiore a quella di A, situazione che si deve assolutamente scongiurare.
E’ allora importante andare a fondo e capire le possibili cause (3° step) di questa prima forma di deviazione:
- il serbatoio A è vuoto
- la pompa si guasta per cause diverse che possono essere:
    - rottura meccanica
    - mancata alimentazione elettrica
    - spegnimento accidentale
- il tratto di tubazione a valle della pompa è rotto
- la valvola di intercettazione a valle della pompa è chiusa.
Che alcune di queste cause siano poco probabili in questa fase di analisi non interessa. Qui serve, come si usa dire,pensarle tutte .
La conseguenza (4° step) di queste cause è che prima o poi ci si può ritrovare nel reattore con un eccesso di B rispetto ad A e dunque in una condizione di pericolo di esplosione.
La stessa procedura dal 2° al 4° step va ripetuta con altre parole guida.
La parola guida "maggiore" fa pensare al caso in cui per qualche ragione la pompa trasferisca il componente A con una portata maggiore rispetto all’intenzione stabilita in sede di progetto. Se la causa può essere ritenuta realistica, perché la pompa in alcune circostanze potrebbe effettivamente alimentare una maggiore portata, allora occorre considerare le conseguenze che non sono l’esplosione (poiché si avrebbe A>>B) ma potrebbe essere la contaminazione del prodotto C che si ritroverebbe con un percentuale eccessiva di A non reagito, oppure potrebbe essere un eccessivo riempimento del rettore. A questo punto si tratta di valutare se queste possibili conseguenze possano costituire pericoli comunque da scongiurare analoghi o meno a quello iniziale dell’esplosione del reattore.
La parola guida "minore" richiama il caso che nel reattore arrivi una portata di A inferiore (non nulla) rispetto all’intenzione. Le possibili cause sono:
- la valvola di intercettazione a valle della pompa è parzialmente chiusa
- vi è una perdita di prodotto per rottura di piccole dimensioni sulla tubazione
- la pompa è difettosa per erosione delle pale o per altre ragioni meccaniche
La conseguenza è nuovamente una condizione di pericolo di esplosione che prima o poi si può ritrovare nel reattore con un eccesso di B rispetto ad A.
La parola guida "così come" fa pensare che venga trasferito il componente A così come un’altra sostanza. In effetti questa deviazione è verosimile poiché si osserva che c’è una tubazione che si innesta a monte della pompa e che convoglia presumibilmente una sostanza diversa da A. Si tratta dunque di una situazione sulla quale occorre indagare più a fondo. La stessa parola guida così come fa pensare pure che nel serbatoio A possa essere caricata una sostanza diversa da A oppure che a seguito di manutenzione o pulizia del serbatoio sia rimasta traccia di qualcosa che può reagire con A (decomposizione o polimerizzazione, ecc.) per cui anche queste situazioni meritano di essere esaminate in maggior dettaglio.
Questo si effettua ripetendo l’analisi HAZOP sul serbatoio del componente A e così via su altre parti ben precise dell’intero impianto ove per qualche ragione si possono generare condizioni di pericolo da evitare. E’ superfluo aggiungere che l’analisi HAZOP può essere approfondita con molte altre parole guida che possono aiutare il team di esperti a configurare scenari diversi possibili.