SICUREZZA NELL'INDUSTRIA DI PROCESSO
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Guida alla lettura delle schede di sicurezza

Ai sensi del Regolamento UE n. 453/2010 la scheda dei dati di sicurezza di una sostanza o di una miscela di sostanze deve essere strutturata obbligatoriamente in 16 sezioni e per ciascuna delle quali in un diverso numero di sottotitoli.

 SEZIONE 1:      Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa

 SEZIONE 2:      Indicazione dei pericoli

 SEZIONE 3:      Composizione/informazioni sugli ingredienti

 SEZIONE 4:      Misure di primo soccorso

 SEZIONE 5:      Misure antincendio

 SEZIONE 6:      Misure in caso di rilascio accidentale

 SEZIONE 7:      Manipolazione ed immagazzinamento

 SEZIONE 8:      Controllo dell'esposizione/protezione individuale

 SEZIONE 9:      Proprietà fisiche e chimiche

 SEZIONE 10:    Stabilità e reattività

 SEZIONE 11:    Informazioni tossicologiche

 SEZIONE 12:    Informazioni ecologiche

 SEZIONE 13:    Considerazioni sullo smaltimento

 SEZIONE 14:    Informazioni sul trasporto

 SEZIONE 15:    Informazioni sulla regolamentazione

 SEZIONE 16:    Altre informazioni

 

 

SEZIONE 1:    Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa

 

1.1    Identificatore del prodotto

Informazioni sufficienti a identificare il prodotto senza possibilità di equivoci. In genere, oltre al nome commerciale viene fornita più di una indicazione da scegliere tra composizione, peso molecolare, grado di purezza, nomenclatura IUPAC, numero indice CE, numero EINECS, nome e numero CAS, codice NFPA, numero RTECS ed eventuali altri codici se disponibili. (Per il significato degli acronimi e risalire alle fonti vedi alla voce “Link” del menù principale)

 

1.2    Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati

Devono essere indicati uno o più usi più pertinenti come, ad esempio, “solvente”, “carburante”, antiossidante”, ecc.

 

1.3    Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza

Indirizzo del responsabile della scheda completo di numero di telefono e indirizzo di posta elettronica.

 

1.4     Numero telefonico di emergenza

Telefono e riferimenti ai servizi di informazione in caso di emergenza.

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SEZIONE 2:    Identificazione dei pericoli

 

2.1    Classificazione della sostanza o della miscela

I pericoli sono quelli chimico-fisici, per la salute umana e per l’ambiente.  I possibili effetti di danno sono estremamente variabili per cui ogni sostanza, a seguito di una indagine molto scrupolosa sulla base di procedure e standard stabiliti a livello comunitario ed internazionale, è inquadrata in una classificazione molto dettagliata (vedi documento dell’Istituto Superiore di Sanità che riporta le indicazioni di pericolo < ).

 

2.2    Elementi dell’etichetta

L’indicazione di tutti i pericoli è riportata sulle etichette insieme alle abbreviazioni e pittogrammi che agevolano la percezione del pericolo, ad avvertenze, frasi di rischio e consigli di prudenza .

 

2.3    Altri pericoli

Per alcune sostanze sono segnalati pericoli specifici che non rientrano esplicitamente tra quelli più comuni oppure effetti secondari quali, ad esempio, formazione di contaminanti atmosferici, polverosità eventualmente pure esplosiva, produzione di odori , potenziale di formazione fotochimica di ozono . 

UP

 

SEZIONE 3:    Composizione/informazioni sugli ingredienti

 

3.1   Sostanze

Per il principale costituente viene indicato l’identificatore del prodotto o uno degli altri mezzi di identificazione elencati alla sottosezione 1.1. Inoltre viene fornita l’identità chimica di eventuali impurezze o additivi diversi dal costituente principale.

 

3.2   Miscele

Per tutte le sostanze che compongono la miscela sono date informazioni circa l’identificatore del prodotto, se  disponibile, la concentrazione o l’intervallo di concentrazioni e la classificazione. L’obiettivo di avere la composizione completa è di poter classificare la miscela.

Per le miscela non classificabili vengono riportati i componenti che presentano pericoli specifici per la salute o per l’ambiente e che sono presenti nella miscela in concentrazioni superiori a valori prestabiliti di cui al Regolamento UE n. 453/2010.

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SEZIONE 4:    Misure di primo soccorso

  

4.1     Descrizione delle misure di primo soccorso

Sono indicate le istruzioni per le misure di pronto soccorso suddivise per vie di esposizione : per inalazione, cutanea, per contatto oculare e per ingestione.

 

4.2     Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati

Sono indicati i principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati, che possono essere causati dall’esposizione alla sostanza o alla miscela.

 

4.3    Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali

Oltre a specificare se necessario consultare un medico a seguito di esposizione, vengono anche suggeriti eventuali test clinici e monitoraggio da seguire sul paziente  per eventuali effetti nocivi ritardati, insieme ad eventuali necessari antidoti o controindicazioni.

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SEZIONE 5:    Misure antincendio

 

5.1     Mezzi di estinzione

Sono specificati i mezzi di estinzione idonei e non idonei e se alcuni sono inadeguati in particolari condizioni.

 

5.2     Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela

Sono fornite informazioni sugli eventuali pericoli connessi alla sostanza o alla miscela, quali ad esempio eventuali  prodotti di combustione pericolosi che si possono formare quando la sostanza o la miscela brucia.

 

5.3     Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi

Sono indicati eventuali misure di protezione da adottare durante l’estinzione degli incendi e i dispositivi di protezione speciali per gli addetti antincendio.

 

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SEZIONE 6:    Misure in caso di rilascio accidentale

  

6.1     Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza

Sono raccomandazioni per chi interviene direttamente o non in caso di rilasci accidentali della sostanza relativi ai dispositivi di protezione individuali (DPI), in particolare gli indumenti da utilizzare.

Per chi non interviene direttamente le raccomandazioni riguardano i DPI, le fonti di accensione , l’eventuale ventilazione in ambienti confinati , il controllo delle polveri, le procedure di emergenza .

 

6.2     Precauzioni ambientali

Raccomandazioni sulle precauzioni ambientali da rispettare in relazione a fuoriuscite e rilascio accidentali della sostanza o miscela, quali tenerle lontane da scarichi, da acque di superficie e da acque sotterranee.

 

6.3     Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica

Raccomandazioni per contenere eventuali perdite (cunette di raccolta, coperture di scarichi, ecc.).

Indicazioni delle tecniche di bonifica più adeguate, a seguito di sversamenti, per neutralizzazione, decontaminazione, uso di materiali assorbenti , pulizia e aspirazione.

 

6.4      Riferimento ad altre sezioni

Se opportuno, si rinvia alla sezione 8 “Controllo dell’esposizione/protezione individuale” e alla sezione 13 “Considerazioni sullo smaltimento”.

 

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SEZIONE 7:    Manipolazione e immagazzinamento

 

7.1     Precauzioni per la manipolazione sicura

Sono specificate le misure precauzionali per manipolare la sostanza in sicurezza e prevenire incendi, formazione di aerosol o polveri, rilascio della sostanza nell’ambiente.

Si forniscono anche raccomandazioni sull’igiene professionale (non mangiare, bere e fumare nelle zone di lavoro, lavare le mani dopo l’uso, ecc.)

 

7.2     Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità

Le informazioni riguardano la gestione dei rischi (connessi ad esempio alla presenza di atmosfere esplosive, condizioni corrosive, pericoli di infiammabilità, potenziali fonti di accensione), e il contenimento degli effetti dovuti a condizioni esterne (meteorologiche, ambientali, temperatura, luce solare, umidità, vibrazioni). Sono riportate anche eventuali raccomandazioni per mantenere integre le sostanze (attraverso stabilizzanti o antiossidanti), per ventilare gli ambienti o dotare questi ultimi di particolarità costruttive come paratie di contenimento.

 

7.3     Usi finali speciali

Qui vengono  fornite informazioni di dettaglio e funzionali, con un eventuale scenario di esposizione,  relative agli usi identificati nella sezione 1.2.

 

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SEZIONE 8:    Controllo dell’esposizione/protezione individuale

 

8.1     Parametri di controllo

Per la sostanza o per ciascuna delle sostanze della miscela sono elencati, se disponibili, i valori limite di esposizione professionale nazionali e/o comunitari, valori limite biologici nazionali e/o comunitari, procedure di monitoraggio almeno per le sostanze più pertinenti. 

 

8.2     Controlli dell’esposizione

Le informazioni devono essere tali da consentire al datore di lavoro di effettuare una valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori connessi alla presenza della sostanza o della miscela, in applicazione degli articoli da 4 a 6 della direttiva 98/24/CE e degli articoli  da 3 a 5 della direttiva 2004/37/CE.

Sono elencate le misure e dispositivi di protezione individuali, quali protezioni per occhi e volto (occhiali di sicurezza, visiere e schermo facciale), protezione della pelle ( guanti , stivali, tute), protezione respiratoria per gas, vapori, nebbie e polveri (filtri antiparticolato, maschere idonee, autorespiratori) e pericoli termici.

Si trovano ancora informazioni per misure da adottare per l’eventuale protezione dell’ambiente.

 

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SEZIONE 9:    Proprietà fisiche e chimiche

 

9.1     Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali

Sono indicate le seguenti proprietà fondamentali:

-          Aspetto (stato fisico, granulometria, superficie specifica)

-          Odore

-          Soglia olfattiva

-          pH

-          Punto di fusione/ punto di congelamento

-          Punto di ebollizione e intervallo di ebollizione

-          Punto di infiammabilità

-          Tasso di evaporazione

-          Infiammabilità (solidi, gas)

-          Limiti superiore/inferiore di infiammabilità o di esplosività

-          Tensione di vapore

-          Densità di vapore

-          Densità relativa

-          La solubilità/le solubilità

-          Coefficiente di ripartizione

-          Temperatura di autoaccensione

-          Temperatura di decomposizione

-          Viscosità

-          Proprietà esplosive

-          Proprietà ossidanti

Sono da specificare gli eventuali parametri non disponibili.

 

9.2     Altre informazioni

 Sono indicati altri parametri quali miscibilità, conducibilità, liposolubilità, potenziale di ossido-riduzione, potenziale di formazione di radicali, proprietà fotocatalitiche.

 

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SEZIONE 10:    Stabilità e reattività

 

10.1  Reattività

Indicazioni circa la reattività della sostanza o miscela e l’incompatibilità con altre sostanze, contenitori o contaminanti con i quali potrebbe venire a contatto durante il trasporto, lo stoccaggio e l’uso..

 

10.2  Stabilità chimica

E’ indicato se la sostanza è stabile o instabile in ambiente normale e nelle condizioni di temperatura e pressione previste durante la manipolazione e lo stoccaggio. Sono indicati eventuali stabilizzanti da impiegare.

 

10.3  Possibilità di reazioni pericolose

Si specifica se la sostanza o la miscela può dare reazioni pericolose e in quali condizioni (miscele esplosive con l’aria, reazioni violente con sostanze ossidanti, ecc.).

 

10.4  Condizioni da evitare

Sono indicate condizioni che possono creare situazioni di pericolo (come temperatura, luce, urti, vibrazioni, ecc.) ed eventuali misure da adottare.

 

10.5  Materiali incompatibili

Si trovano informazioni circa i materiali non compatibili con la sostanza o la miscela in esame, quali l’acqua, l’aria, gli acidi o le basi, gli agenti ossidanti.

 

10.6  Prodotti di decomposizione pericolosi

E’ una lista di prodotti di decomposizione pericolosi e noti che si formano durante l’uso, lo stoccaggio, la fuoriuscita o il riscaldamento della sostanza o della miscela.

 

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SEZIONE 11:    Informazioni tossicologiche

 

11.1     Informazioni sugli effetti tossicologici

Per le sostanze le informazioni riguardano le classi di pericolo:

-                     Tossicità acuta 

-                     Corrosione/irritazione cutanea

-                     Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi

-                     Sensibilità respiratoria o cutanea

-                     Mutagenicità delle cellule germinali

-                     Cancerogenicità

-                     Tossicità per la riproduzione

-                     Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) – esposizione singola 

-                     Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) – esposizione ripetuta

-                     Pericolo in caso di aspirazione

Per le miscele le informazioni riguardano:

-                     Tossicità acuta 

-                     Irritazione

-                     Corrosività

-                     Sensibilizzazione

-                     Tossicità a dose ripetuta

-                     Cancerogenicità

-                     Mutagenicità

-                     Tossicità  riproduttiva

Le schede riportano anche eventuali carenze di dati, difficoltà a ottenerli, insufficienti informazioni per classificare la miscela. Se pertinenti si indicano i valori di DL50 o DC50.

Vengono inoltre fornite informazioni sulle probabili vie di esposizione, sui sintomi e conseguenze di esposizioni gravi, su effetti immediati, ritardati o cronici da esposizione a breve o a lungo termine.

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SEZIONE 12:    Informazioni ecologiche

  

12.1   Tossicità

Tossicità su organismi acquatici e/o terrestri (pesci, crostacei, alghe, uccelli, api, piante, ecc.)

 

12.2   Persistenza e degradabilità

Attraverso questi due parametri si può valutare se la sostanza o le sostanze incluse nella miscela sono soggette o meno a biodegradazione nell’ambiente oppure a processi di ossidazione o idrolisi.

 

12.3   Potenziale di bioaccumulo

Questo parametro fornisce la capacità della sostanza di accumularsi nel biota e poi passare nella catena alimentare.

 

12.4   Mobilità nel suolo

E’ la capacità della sostanza di muoversi verso acque sotterranee o di allontanarsi dal luogo del rilascio. Le informazioni derivano da studi sull’assorbimento, lisciviazione, distribuzione nei vari comparti ambientali, tensione superficiale.

 

12.5   Risultati della valutazione PBT e vPvB

Le informazioni riguardano le sostanze Persistenti, Bioaccumulabili e Tossiche (PBT) oppure le sostanze molto Persistenti e molto Bioaccumulabili (vPvB). I criteri per l’identificazione di queste sostanze sono riportati nell’Allegato XIII del Regolamento 1907/2006.

 

12.6   Altri effetti avversi

Sono eventualmente riportati altri effetti avversi sul potenziale di riduzione dell’ozono stratosferico, sul potenziale di formazione fotochimica dell’ozono, sul potenziale di perturbazione del sistema endocrino e/o sul potenziale di riscaldamento globale.

 

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SEZIONE 13:    Considerazioni sullo smaltimento

  

13.1   Metodi di trattamento dei rifiuti

Si trovano informazioni sulla gestione dei rifiuti, sugli imballaggi contaminati, sulle proprietà fisiche/chimiche che possono influire sulle opzioni di trattamento dei rifiuti e su eventuali precauzioni da adottare.

 

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SEZIONE 14:    Informazioni sul trasporto

  

14.1    Numero ONU

(vedi Consolidated Lists of Products aggiornata al 2005 o visitare il sito UNECE)

 

14.2    Nome di spedizione dell’ONU

            Da regolamenti tipo dell’ONU.

 

14.3    Classi di pericolo connesso al trasporto

            Da regolamenti tipo dell’ONU.

 

14.4    Gruppo d’imballaggio

Da regolamenti tipo dell’ONU.

 

14.5   Pericoli per l’ambiente

Da regolamenti tipo dell’ONU (codici IMDG o ADR o RID o ADN).

 

14.6   Precauzioni speciali per gli utilizzatori

Precauzioni speciali a cui deve attenersi l’utilizzatore durante il trasporto o la movimentazione all’interno e all’esterno dell’azienda come, ad esempio “assicurarsi che la valvola della bombola sia chiusa e non perda”, “ assicurarsi che ci sia sufficiente ventilazione”, ecc.

 

14.7  Trasporto di rinfuse secondo l’allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC

Solo per trasporti di rinfuse con norme dell’IMO (International Maritime Organization). Il codice IBC sta per International Bulk Chemical Code.

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SEZIONE 15:    Informazioni sulla regolamentazione

  

15.1   Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela

Devono essere fornite tulle le informazioni inerenti le norme e le leggi comunitarie e nazionali pertinenti in materia di sicurezza, salute e ambiente.  

 

15.2  Valutazione della sicurezza chimica

Va specificato se il fornitore ha effettuato o meno una valutazione della sicurezza chimica. 

 

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SEZIONE 16:    Altre informazioni

 

La presente sezione riporta le informazioni pertinenti sui criteri di compilazione della scheda dati di sicurezza, sulle modifiche rispetto a precedenti edizioni, su abbreviazioni e acronimi e altre eventuali non fornite nelle sezioni da 1 a 15.

 

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